Recensioni

[REVIEW PARTY] SORELLE BRONTË – “AGNES GREY” – ANNE BRONTË – OSCAR MONDADORI VAULT

Oggi è il mio turno del Review Tour dedicato al nuovo drago della Mondadori Sorelle Brontë. I capolavori delle impareggiabili penne sororali: Cime tempestose-Jane Eyre-Agnes Grey.

Ringrazio moltissimo la Oscar Mondadori Vault per la copia omaggio e Alessia per aver organizzato il bt.

Questo volume offre l’occasione per riscoprire tre voci femminili originalissime nel panorama letterario, tra incanto, disperazione, e il desiderio insopprimibile di affermare la propria identità.Da Cime Tempestose, a Jane Eyre, passando per Agnes Grey, fino ai meno noti L’angelo della tempesta, La Signora di Wildfell Hall e Shirley, le tre sorelle Bronte ci hanno lasciato romanzi immortali , capolavori della narrativa ottocentesca pieni di pathos e emozione, ciascuna con la propria voce. A questi romanzi si aggiungono i sublimi versi nei quali rivive tutto il fascino della natura selvaggia delle brughiere dello Yorkshire, tra distese d’erica, roccia e foschia. Questo volume offre l’occasione per riscoprire tre voci femminili originalissime nel panorama letterario, tra incanto, disperazione, e il desiderio insopprimibile di affermare la propria identità.


Titolo:
 Sorelle Brontë
Autore/Autrice: Emily, Charlotte e Anne Brontë
Collana: Oscar Draghi
Editore: Mondadori
Data di uscita: 25 Agosto 2020
Genere: Narrativa Classica
Pagine: 780
Prezzo cartaceo: 28,00€
Prezzo ebook: 10,99€
Potete acquistarlo qui sia in formato cartaceo che in ebook

Non credo ci sia bisogno di presentazione per queste tre sorelle, probabilmente tutti avrete letto almeno uno di questi tre splendidi romanzi. Questa però è una bellissima occasione per averli tutti e tre in una splendida edizione arricchita anche da poesie sia in lingua originale che tradotte e dalla splendida introduzione di Virginia Woolf.

Non posso poi, non spendere, qualche parola sulla cura estetica. La copertina che richiama le  brughiere dello  Yorkshire, le lettere dorate del titolo, all’interno il testo disposto su due colonne rende molto elegante il volume così come il filo nero delle pagine. Una cura dei dettagli maniacale, che rendono il libro anche un oggetto da collezione.

Le tre sorelle Brontë, Charlotte (1816-1855), Emily (1818-1848) e Anne (1820-1849) avevano caratteri diversi ma avevano in comune l’amore per la letteratura e per la scrittura che coltivarono fin dall’infanzia.

I loro libri vennero inizialmente pubblicati con pseudonimi perché al tempo la scrittura era considerata quasi esclusivamente prerogativa maschile.

per la mia tappa del tour ho scelto Agnes Grey, perché era l’unico che non avevo ancora letto.

Da ragazzina consumai una vecchia edizione di Cime Tempestose a furia di leggerla e rileggerla, e qualche anno dopo amai Jane Eyre.

Il libro di Anne invece, lo conoscevo solo di nome. Anne era la più introversa delle tre e la meno conosciuta.

Agnes Grey è una storia fortemente autobiografica, e narra la storia di Agnes, la più giovane di due sorelle di una famiglia colpita da un inatteso tracollo economico, che per non pesare economicamente sulla sua famiglia. decide di inizare a lavorare come istitutrice presso ricche famiglie borghesi. In epoca vittoriana le uniche occupazioni consentite alle ragazze nubili di classe media, costrette dalle circostanze a trovare un impiego, erano l’istitutrice e l’insegnante. Agnes inizia con grande entusiasmo “Sarebbe stato bellissimo fare l’istitutrice. Vedere il mondo; iniziare una nuova vita; agire liberamente; esercitare facoltà inutilizzate; mettere alla prova una forza sconosciuta; guadagnarmi da vivere e guadagnare qualcosa per aiutare mio padre, mia madre e mia sorella” ma non ha molta fortuna nelle prime famiglie, credeva di imbattersi in ragazzi curiosi e desiderosi di imparare ma invece nelle prime due famiglie è costretta a lavorare con ragazzi viziati, indisciplinati e scortesi.
Nel romanzo, considerato di formazione, trova anche spazio la storia d’amore tra Agnes e Edward Weston, un parroco di campagna.

Mi è piaciuta l’ambientazione, la descrizione della borghesia, la critica feroce di un certo tipo di ceto sociale, abbiente ma supeficiale ed egoista. Ho trovato il romanzo però meno appassionante dei”cugini” e la protagonista un po’ più statica, meno combattiva. Il tema dell’emarginazione della donna, del suo ruolo sociale sempre in secondo piano è presente e denunciato, tuttavia Agnes non lo combatte più di tanto, trovo che sia un personaggio piuttosto passivo, nonostante all’inizio la voglia di emancipazione sia evidente, nel corso dell’opera per poi riscattarsi però sul finale, in cui la protagonista si afferma aprendo una scuola, e non consideri quindi il matrimonio come unica ambizione per una ragazza.

Ora proseguirò con la rilettura degli altri due perché penso sia interessante valutare come la stessa famiglia, la stessa istruzione e lo stesso contesto possano portare a visioni differenti.

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