
Trama
Come molte famiglie americane, gli Starling vivono ai quattro lati del paese, ma d’estate si ritrovano nell’amata casa sul lago, in North Carolina. I genitori, Lisa e Richard, stanno per andare in pensione dopo una lunga carriera alla Cornell University, e vogliono vendere la casa per pensare al loro futuro. Questa decisione spiazza i due figli, Michael, commesso in un negozio, e Thad, aspirante poeta. Insieme alla moglie Diane e al fidanzato Jake, i due fratelli raggiungono i genitori per l’ultimo weekend nel luogo del cuore della loro infanzia. Ma quando un bambino annega davanti agli occhi di Michael, che tenta con tutte le forze di salvarlo, ogni personaggio si trova costretto a esplorare l’abisso delle proprie paure e debolezze. In soli tre giorni, segreti, dipendenze, infedeltà e rancori erompono e stravolgono gli equilibri degli Starling.
Incipit
“Il bambino che ride, in fondo alla barca.
Il cielo a chiazze color peltro, che minaccia pioggia.
Michael Starling, trentatré anni, accaldato sulla barca di suo padre, guarda l’altra barca, il bambino, la baia – il lago che non sarà più suo perché i suoi genitori vogliono vendere la casa. Sono arrivati ieri – Michael e Diane, Jake e Thad – e hanno saputo: Richard e Lisa Starling, i genitori di Michael e Thad, non si trasferiranno qui. Tra una settimana, la casa di famiglia verrà venduta, e loro andranno in pensione in Florida, in una zona che urla margarita e sabbia e molte altre cose anti Starling“
Recensione
Volete trascorrere un weekend, dal venedì alla domenica insieme alla famiglia Starling, nella loro casa al lago? Non ve ne pentirete.
La casa sta per essere venduta e sarà l’ultimo weekend che la famiglia trascorrerà insieme nel luogo che li ha tanto uniti e che è piena di ricordi.
Giorni turbati inizialmente dalla notizia della decisione dei genitori di vendere tutto e trasferirsi in Florida e poi da un bimbo che annega proprio davanti ai loro occhi, scatenando reazioni e crisi diverse in ognuno dei personaggi.
Scritto in modo magistrale, i capitoli alternano la visione della realtà di ciascun personaggio. Tutto scritto in terza persona eppure in ogni capitolo viene presentato il punto di vista introspettivo di uno dei membri della famiglia. Ci mostra quanto si possa essere una famiglia apparentemente unita e aperta eppure piena di non detto, di verità celate, di pensieri non espressi, di volontà taciute.
Non mancano temi importanti, come la dipendenza, l’aborto , l’omosessualità, la politica affrontati da diverse angolazioni.
Ognuno affronta i suoi problemi e demoni da solo, ma sarà proprio la tragedia che si consuma davanti ai loro occhi a dare il via finalmente a un confronto tra i vari componenti e a dar loro il coraggio di aprirsi.
Lo stile è fluido e coinvolgente.
Unico neo per me è stato il finale. Senza fare spoiler lo ho trovato un po’ troppo “americano” , avete presente i film in cui succede di tutto ma poi si mangia tutti insieme il tacchino ripieno con la neve che cade e le canzoncine di Natale? ecco qualcosa del genere 🙂 Avrei preferito un maggior approfondimento di tante questioni a cui si dà un finale troppo facilmente e velocemente.
Ma a parte questo merita di essere letto.